Malgré des conditions nettement plus difficiles que la veille, Matthieu Pavon a opposé une farouche résistance au South Course de Torrey Pines : auteur d’une carte de 72 (par), il s’est même hissé en 2e position, et jouera en dernière partie ce samedi.

Si les deux premières journées du tournoi avaient permis à un grand nombre de joueurs de battre le redouté South Course de Torrey Pines, et même pour certains de le tordre, le tracé des U.S. Open 2008 et 2021 a mordu en retour ce vendredi. Avec des positions de drapeaux un peu plus compliquées, les 7100 mètres se sont avérés nettement plus difficiles à négocier pour l’ensemble du champ, comme en attestent quelques chiffres : 122 coups au-dessus du par cumulés pour les 79 joueurs encore en lice ; moyenne de score de 73,54 contre 72,22 jeudi et 71,94 mercredi ; et seulement six cartes sous les 70. « Le parcours a sorti les crocs », résumait Matthieu Pavon après sa partie.

Le Français, néanmoins, peut être fier de sa performance. Après avoir rendu le meilleur score du champ la veille (65, -7), le Bordelais s’est vaillamment battu pour jouer dans le par, compensant trois bogeys par autant de birdies grâce à un jeu solide et un putting toujours affûté. « C’est difficile, et pour un golfeur professionnel, faire face à un test difficile est ce qu’il y a de mieux. Je ne suis pas fan des semaines où les scores descendent très bas ; ce n’est pas le cas cette semaine et c’est bien car ça permet de vraiment évaluer son jeu », a-t-il indiqué au micro du PGA Tour.

Traduzione:

Nonostante condizioni nettamente più difficili rispetto al giorno prima, Matthieu Pavon ha opposto una strenua resistenza al South Course di Torrey Pines: autore di un punteggio di 72 (par), è addirittura salito in 2a posizione, e giocherà nell’ultima parte questo Sabato.
Se i primi due giorni del torneo avevano permesso a un gran numero di giocatori di battere il temuto South Course a Torrey Pines, e anche ad alcuni di stravolgerlo, il percorso degli US Open 2008 e 2021 è tornato indietro questo venerdì. Con posizioni delle bandiere leggermente più complicate, i 7.100 metri si sono rivelati significativamente più difficili da affrontare per l’intero campo, come dimostrano alcuni dati: 122 colpi cumulativi sopra il par per i 79 giocatori ancora in corsa; punteggio medio di 73,54 contro 72,22 di giovedì e 71,94 di mercoledì; e solo sei carte sotto i 70. “Il campo ha mostrato le zanne”, ha riassunto Matthieu Pavon dopo la sua partita.

Il francese può comunque essere orgoglioso della sua prestazione. Dopo aver ottenuto il miglior punteggio in campo il giorno prima (65, -7), il giocatore del Bordeaux ha lottato valorosamente per giocare alla pari, compensando tre spauracchi con altrettanti birdie grazie ad un gioco solido e putting sempre taglienti. “È dura e per un golfista professionista affrontare una prova dura è la cosa migliore. Non sono un fan delle settimane in cui i punteggi scendono molto bassi; Questo non è il caso questa settimana e questo è un bene perché ti permette di valutare veramente il tuo gioco”, ha detto al microfono del PGA Tour.
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