C’è una luce diversa nell’autunno. C’è una velleità di tregua, un bisogno di lasciare le folle estive e avvolgersi nel colori e nelle case. Omonimo. Nessuna bellezza di primavera, nessuna bellezza estiva ha la grazia che ho visto in u n volto autunnale. John Donne. In una giornata assolata, quasi come se fosse estate, ci inoltriamo in un mondo di aria, passione, emozioni e professionalità con un personaggio che non vuole entrare nel circuito della mondanità solo per esserci ma conoscere ed apprendere altri mondi. Nel nostro cammino incontriamo un professionista, un rettore, un professore, un dottore ma soprattutto un appassionato dell’aria e del viaggio attraverso i soliti canali, il volo. Ecco che ci fa un sorriso appena ci incontriamo nella sua clinica dove ci aspetta per potarci nei suoi luoghi, Dr. Prof. Rettore Adolfo Panfili luminare medico Ortopedico chirurgo, inoltre è il presidente dell’Aimo, Associazione Internazionale di Medicina Ortomolecolare di cui è fondatore.
Nel suo curriculum, vi sono noti premi Nobel come Linus Pauling, inventore della medicina Ortomolecolare.
Andiamo verso cieli sereni e pieni di sole alla ricerca di uno spazio immaginario ma soprattutto di aria e volo presso il Club Aero avio superficie Fly Roma. In Primis durante il viaggio in auto il Prof. Panfili tra una battuta l’altra ci porta subito con i piedi per terra, anzi con le ruote.
E si! Le buche di Roma, anzi crateri, si parla della Sindaca Di Roma, che non fa niente per migliorare la viabilità della città Eterna. Sperando che non siano quest’ultima, eterna, le buche, perché sono un pericolo sia per gli automobilisti che per le motociclette. Come ci dice è un amante delle Harley Davidson, viaggia sulle strade dissestate romane tutti i giorni. Magari nelle buche mettere un piccolo giardino o fare dei disegni come opere d’arte. Insomma ornare la città di Roma.
Nel mentre si parla arriviamo. Subito entriamo nei veicoli a disposizione come l’elicottero della nuova compagnia YoYo Helicopter di Giorgio Zecca a L’Aquila. Entra subito in cabina Mirella Pierbattista e così da cogliere tutti i paesaggi che circondano Aero Fly insomma i laghi di Nemi e Castel Gandolfo, villa Adriana e tanto altro.
Emozioni che superano la paura. La freddezza mista a sentimento dell’armonia con la natura. Oggi per molti pare persa tra le nebbie del super io, del business e dell’egocentrismo sia di un uomo che donna. A noi giunta l’invito per un volo da un amico che dobbiamo intervistare, decido di fare il mio primo volo. Su due diversi veicoli quasi un salto nel buio. Senza pensare al negativo. Metto il piede dentro gli abitacoli dei due veicoli, diversi tempi.
La mia calma è impressionante, mi rendo conto che sono forte, ho la certezze che posso sopportare ogni avversità. L’uomo ha un destino nel volare, è il sogno di molti. Ma è un settore per pochi dato dal costo. La mia Italia vista dall’alto è stupenda. È una dimensione diversa, prospettive e colori per me fuori dall’ordinario. Eppure è la mia terra. Italia. Incredula la mia vista vede la Valle dove vi sono dei famosi siti archeologici come la Villa Adriana, vista dall’elicottero “YOYO”,? biposto, la vista dei due laghi vulcanici de Castel Gandolfo e Nemi.
Costeggiando il perimetro al di fuori dello spazio aereo sopra il Palazzo residenza papale di Castel Gandolfo, senza mai entrare nello spazio per motivi di sicurezza, come mi spiegava il pilota/istruttore. Ho avuto il privilegio di poter ammirare per alcuni minuti il paesaggio sulla antica zona della strada della via Prenestina. Dall’alto vedo le colline dolci con le case e dei campi arati pronti per l’inverno, della nostra eccellenza l’agricoltura. Il piccolo elicottero a mio parere sembrava sicuro. Anche il piccolo aereo biposto, che ha un autonomia di 5 ore dove tiene un piccolo porta bagaglio. La nostra città Roma, la nostra capitale italiana è la protagonista di notizie positive e molte di più negative, parlando di buche, non quelle del Golf, ma quelle che molti di noi le calpestano con le ruote delle auto, mezzi pubblici e naturalmente mezzi con le due ruote, le moto abbiamo avuto anche una piacevole discussione con un noto medico chirurgo, professore dottore romano che è un centauro, che percorre molti chilometri nella sua amata Roma.
Qui lui racconta che una sua amica artista le dipinge con un pennello, per evidenziare o magari per creare una opera d’arte per poi magari esportare il messaggio nel mondo, per farci crescere fiori e alberi.
Poi verso il centro della città si ritorno verso la clinica per l’intervista al professore. E non all’uomo con le sue passioni dell’aria che abbiamo visto prendere il volo con l’elicottero. Ora l’uomo medico professionista prende il sopravvento. Indossa il camice bianco, per occuparsi dei suoi pazienti, con oculatezza, delicatezza e con un sorriso dispensa le sue cure. Come da un racconto il professore spiega che per i suoi piccoli pazienti utilizza dei gadget del tipo grandi orecchie, ed il naso rosso da clown per non spaventarli, chi non ricorda lo stile di Patch Adams per arrivare a loro per farsi raccontare dove hanno il dolore o per far capire chi è lui e che cosa farà con le sofisticate macchine mediche per analizzare le malattie. Spiega come è il primo approccio con il paziente, facendo domande su quali sono le sue priorità, altre domande, qualcosa che può sembrare incoerente con il dolore fisico. Ma che ad un occhio clinico del professore può capire e risolvere da dove parte il problema. Il professore traspira fiducia per il paziente. Egli di da con il cuore. E qui finisce purtroppo la nostra giornata with Adolfo Panfili uomo ma innanzitutto il medico di molti pazienti che scelgono lui per il suo modo di fare e per la sua competenza. Ci salutiamo con un arrivederci al prossimo incontro ed intanto vediamo salire sulla sua moto per andare verso altri cieli del medio oriente.