Cristina Grella vive a Perugia insieme al marito e ai suoi gatti. Laureata in Lettere Moderne, insegnante, ha pubblicato racconti e romanzi brevi con diversi editori. Insegnante di professione, Maria Cristina Grella ha iniziato a scrivere racconti nel 2006. Nel 2008 è stata tra i dieci finalisti al premio “Tabula Fati”, nel 2009 ha vinto il secondo premio al concorso “Giovani penne, piccole piume” e nel 2013 il suo racconto “Una famiglia felice” è stato tra i cinque segnalati al premio Romance Magazine. Per Delos book ha pubblicato (anche se con pseudonimi diversi) racconti in ognuna delle antologie “365”. Ẻ autrice di “Straniera” apparso nella collana Delos Crime e di “Tutti temono coloro che sono tornati”, uscito nel luglio 2015 in Odissea Digital. Chi ha paura del buio? Perché l’oscurità non è poi così ‘nera’…C’è oscurità nei ricordi di un bambino che adora una madre diversa da tutte le altre.
È una fredda domenica di dicembre quando il corpo di una giovane donna viene ritrovato seminudo sulla spiaggia di Vietri sul mare. Si chiama Elena Schiano, è stata strangolata e il suo cadavere, avvolto in un vecchio plaid, è ricoperto solo da un dolcevita nero. Il commissario della polizia di Salerno Irene Bruno e la sua squadra iniziano a indagare e non tardano a individuare i collegamenti con altri omicidi irrisolti. Le vittime erano tutte future madri. Prostitute. Elena Schiano aveva un passato difficile e aspettava un figlio.
In una città illuminata dallo spettacolo delle “Luci d’artista” ed in preda alla frenesia degli acquisti di Natale, la caccia al killer negli ambienti degradati della zona diventa un’ossessione per Irene. Da quando è rimasta vedova, pochi mesi prima, il lavoro è diventato l’unico anestetico per affrontare i fantasmi di una vita: l’ombra del rapporto con la madre, i figli non avuti, i troppi silenzi sulla morte del marito.
Un’indagine serrata per il commissario Irene Bruno, aiutata dal vice Andrea Tittarelli – trapiantato da Perugia in un Sud che non conosce e non capisce –  l’ispettrice Amina Najib. Un caso intricato che li costringe a rischiare la vita e a confrontarsi con gli istinti più atavici e oscuri dell’animo umano. Un’infanzia rubata: la storia di Ali che ha iniziato a combattere per  sfuggire alla miseria UNICEF Italia. Come sempre, è giunto un libro!  Anche con questo caldo! Fresco Fresco, per così dire! Di giornata, naturalmente in PDF, dato che l’autrice è fresca di scrittura, anche se è una insegnante di lettere alle superiori!  Scrive come redattrice presso un blog del Noir denominato Milanonoir. La scrittura del testo è molto semplice, chiara, per chi si affaccia al noir. Molti hanno pregiudizi sul genere Noir, del tipo alla francese.
I quali sono molto articolati, questo testo lo abbiamo letto, fino al 13 capitolo.  Appurando  che è in formato Fiction, forse ha un programma di fare una serie? Eppure donne commissario  o capitani dell’Arma dei carabinieri, né abbiamo avuto nel panorama italiano delle fiction tv.
Anche loro con problematiche legate alla loro vita sia civile che lavorativa. Uno specchio della realtà?  Ancora oggi le donne sono soggetti da mettere in secondo piano. Che siano professioniste o donne immigrate!  Donne rifugiate! Donne anche di malaffare!  Per sopravvivere  devono lottare e morire! Lo potrete trovare anche su Amazon sia in cartaceo che in e-book, il suo prezzo è di € 15,20 con le sue 283 pagine, invece per l’elettronico €  4,99, il suo volume è di ‎ 2702 KB. Perché leggerlo? Semplice!  New entry nel mondo delle autrici italiane.