Dal sole 24ore si leggono le storie di imprenditori e delle loro aziende. Ecco uno spaccato di questo periodo pandemico Covid19, luci e ombre di questa pandemia. Ecco gli impatti in diversi settori. È riemerso il bipolarismo strutturale tra Gdo e piccola distribuzione che da qualche anno era in crisi.  Con la diffusione del virus Sars -COV2 in Italia è stata rapida e imprevedibile, come è usuale attendersi da una emergenza sanitaria e non solo c’è anche quella economica. Da subito il settore agro-alimentare è apparso al centro dell’attenzione. Nel fronte dei consumatori assistiamo ad in una immediata ed elevata percezione del rischio che ha determinato alcuni ingiustificati cambiamenti dei comportamenti. Come ad esempio nel reparto delle banche vi è stato una  crescita all’interno dei conti correnti, e non si usano più i servizi degli istituti bancari, avendo così dalla loro parte una crisi economica. Il fenomeno più rilevante è stata la tendenza all’approvvigionamento di beni alimentari, con particolare attenzione per i prodotti conservabili ( pasta, riso, farine, conserve, ect) per creare scorte casalinghe e prepararsi ad eventuali situazioni di scarsità. La convinzione che i prodotti alimentari potessero veicolare il virus a condotto due atteggiamenti una preferenza per i cibi locali, evitando prodotti importati da paesi il cui numero di contagi era più elevato, ed una preferenza per prodotti confezionati o cotti, evitando  quelli crudi. Ma poi si è rilevato un errore. Ecco che quindi il problema della Pandemia viene scaricato sul cibo. Chi si ricorda nella prima parte del Look down 2020 nei supermercati era introvabile le farine e i lievito di birra. Tutti a fare la pizza a casa! Dopo venivano fatti i dolci per le feste. Forse per il tempo da perdere? O semplicemente perché le pasticcerie erano chiuse? Ma ora con vari colori nelle regioni in questo periodo molto lungo nelle restrizioni, il popolo ha fatto suo il sistema e-commerce sia per le piccole aziende che per le grandi. Quindi il mercato e l’economia sta andando verso la digitalizzazione del popolo italiano, anche se molti non sono addentro in questo meccanismo tecnologico. Ultima news ci portano anche nel settore delle regioni, con la vaccinazione, dove è un vero dilemma per gli over 70-80 anni che non sanno o che non riescono ad adeguarsi  nella modernità. Le applicazioni per registrarsi, per prendere appuntamento per la famosa puntura vaccinale del Covid19.  Cosa dovremmo fare per i prossimi mesi? Aspettare? Cosa? Un dilemma Shakespeare! Essere o non essere …vaccinati? Ma in attesa andiamo a scoprire il mondo italiano dell’alta pasticceria della Regione Puglia, più precisamente nella Provincia di Bari, con una donna manager, ma soprattutto una fine pasticcera o come si definisce lei Pastrychef, Porzia Vitali. Vissuta guardando i suoi genitori crescere con il lavoro, Porzia ha preferito per questo continuare gli studi frequentando scuole del mestiere come la Boscolo Étoile Accademy dove si è specializzata nell’alta pasticceria e non solo. Questa formazione le ha permesso di portare innovazione nell’attività di famiglia, aggiungendo altri settori, come la gastronomia, pasticceria, la pizzeria…fino alla specializzazione nel settore catering e banqueting. Insegnante Eataly a Bari, interpreta il Cake design secondo un gusto originale tutto italiano. La buona pasticceria, coniugata con la creatività artistica, è per lei una passione, prima ancora che una professione.
Ospite frequente di trasmissione televisiva di successo, come ” Casa Alice, Cucina in famiglia” su Alice Tv canale 221. Porzia con il suo” dolce Abbraccio”, continua ancora una volta a dare prova della sua grande esperienza e professionalità, ma soprattutto del suo gran cuore.
Nel fronte politico, e del governo intanto un intervento così devastante come il Lookdown, ha portato a gravosi effetti sul versante produttivo, investendo però il sistema agro-alimentare in maniera meno rilevante rispetto ad altre attività economiche, ad eccezione della crisi che ha colpito la ristorazione e di locale di grandi città e piccole. Infatti, frutto sicuramente della sua anticiclicità, questo sistema è stato, è continua ad essere, uno dei meno stravolti dalla tempesta di questi ultimi mesi. Analizzando i principali impatti di questa pandemia settore per settore, facendo riferimento agli ultimi dati ISTAT disponibile. Il settore agricolo mostra nel secondo trimestre del 2020 rispetto allo stesso trimestre del 2019 una riduzione interni reali del valore aggiunto pari al 4,8% . Al contrario, l’andamento di questo settore appare in crescita ( +2,7%) se si considerano i prezzi correnti.
La mancata disponibilità di alcuni produzioni, principalmente dovuta ad una carenza di manodopera, ha generato una spinta dei prezzi di alcune materie prime.
L’ indici della produzione alimentare nel secondo trimestre 2020 si è ridotto del 5,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a fronte però di una riduzione molto più evidente del industria manifatturiero, pari a 27,5% .
Inoltre analizzando il settore distributivo, con un altro fenomeno importante è stato il forte orientamento per la spesa online, la cui crescita è stata esponenziale a mandato in tilt il sistema delle consegne, ed ha sovraccarico il sistema logistico ( +43,6%  il valore delle vendite del commercio elettronico). Per concludere questo articolo socio-economico sia globale che sul piano del quotidiano, della vita “normale” potremmo dire…infatti, nel secondo trimestre del 2020, secondo i dati Ismea, la spesa domestica delle famiglie italiane e prodotti alimentari è cresciuta del 11% , a fronte di una staticità decennale di questa componente dei consumi alti. Quindi cerchiamo di andare verso aziende sul nostro territorio già martoriata di morte per pandemia, e quindi non fare altri “morti ” di persone che perdono le loro attività reggendo ora per il e-commerce e/o del commercio di prossimità. BUONA PASQUA 2021 e future. Che sia un anno pieno di sorprese e di libertà!