In occasione della Festa del Papà, si può celebrare l’affetto e il legame tra padre e figlio con un vino che racchiude tradizione, passione e memoria: il Pignolo Myò di Annalisa Zorzettig.

Simbolo dell’eccellenza vitivinicola friulana, la cantina porta avanti una storia familiare profondamente legata con il territorio dei Colli Orientali del Friuli e le sue più tradizioni. Annalisa Zorzettig, oggi alla guida dell’azienda, ha ereditato dal padre l’amore per la viticoltura e il desiderio di valorizzare quei vitigni autoctoni che raccontano l’anima del Friuli Venezia Giulia, proprio come il Pignolo.

“Nel Pignolo Myò rivedo molto del carattere di mio padre Giuseppe: è un vino solido, concreto, elegante, fortemente legato al suo territorio. Nasce da grappoli piccoli ma tenaci e viti con radici profonde che danno stabilità alla pianta, proprio come un padre fa con la famiglia. – spiega Annalisa Zorzettig. Lo dedico a lui perchè è frutto dell’esperienza e della sapienza che mi ha trasmesso: sono indispensabili per creare un buon Pignolo, che esprima contemporaneamente tipicità e delicatezza.“

Il Pignolo Myò si distingue per la sua profondità, che richiede tempo e dedizione per esprimere al meglio il suo carattere, che cresce nel tempo diventando sempre più prezioso. Intenso e avvolgente, frutto di un lungo affinamento che gli regala un profilo elegante e complesso, perfetto per accompagnare i momenti di condivisione e rendere speciale il 19 marzo.

Le sue note balsamiche e speziate si intrecciano ai sentori di ciliegie sotto spirito, prugne e liquirizia dolce. In bocca è caldo, lungo e strutturato, con tannini setosi perfetti con formaggi stagionati, legumi e carni saporite. E per chi vuole un tocco di tradizione in più, è perfetto con la jota triestina, la celebre zuppa con pancetta affumicata.

Scegliere il Pignolo Myò per la Festa del Papà significa regalare un’esperienza autentica, un omaggio alla forza dei legami familiari e alla tradizione enologica di una grande famiglia del vino.