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NAUTICA. STORICA. ITALIA. Ad Amalfi il 70° Palio delle Antiche Repubbliche Marinare d’Italia

DAL MONDO  NEWS NAUTICA STORICA CAMPANIA 

 

ByPatriziaPierbattista

By@MirellaPierbattista

 By@Laredazione

Domenica 18 maggio la più piccola delle Regine dei Mari ospita la rievocazione storica che ogni anno si svolge a turno nelle quattro città.

Cresce l’attesa ad Amalfi per la 70ª edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, in programma domenica 18 maggio. Un appuntamento annuale organizzato a turno da Amalfi, Genova, Pisa e Venezia per rievocare i fasti e le vicende storiche più significative vissute nel Medioevo. La Regata, oltre ad offrire un tuffo nel glorioso passato delle quattro regine dei mari, è anche uno straordinario evento sportivo. La manifestazione, articolata su più giorni, culminerà infatti con la competizione tra i quattro galeoni su cui da oltre un decennio siedono campioni e giovani promesse del canottaggio italiano che in questi giorni stanno intensificando i propri allenamenti per perfezionare i sincronismi e dosare forza e resistenza. 

 
aprile 17, 2025 – Amalfi

Ad Amalfi il 70° Palio delle Antiche Repubbliche Marinare d’Italia

Domenica 18 maggio la più piccola delle Regine dei Mari ospita la rievocazione storica che ogni anno si svolge a turno nelle quattro città.

Cresce l’attesa ad Amalfi per la 70ª edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, in programma domenica 18 maggio. Un appuntamento annuale organizzato a turno da Amalfi, Genova, Pisa e Venezia per rievocare i fasti e le vicende storiche più significative vissute nel Medioevo. La Regata, oltre ad offrire un tuffo nel glorioso passato delle quattro regine dei mari, è anche uno straordinario evento sportivo. La manifestazione, articolata su più giorni, culminerà infatti con la competizione tra i quattro galeoni su cui da oltre un decennio siedono campioni e giovani promesse del canottaggio italiano che in questi giorni stanno intensificando i propri allenamenti per perfezionare i sincronismi e dosare forza e resistenza.

Per Amalfi, quello della Regata, è da sempre un evento speciale. Per questo la più piccola e intrepida delle Repubbliche Marinare sta preparando al meglio il programma celebrativo che anche in questa occasione prevede manifestazioni culturali ed eventi musicali. Si parte giovedì 15 maggio con una mostra dedicata ai manifesti celebrativi delle 70 edizioni dell’evento: una vera e propria collezione che per la prima volta in assoluto ricostruirà, attraverso le arti visive, la storia del Palio remiero. E poi, convegni culturali, con la presenza di studiosi delle quattro città, intorno al ruolo delle Repubbliche Marinare. Il programma si completa sabato 17 maggio con il palio femminile dei galeoni e con la presentazione degli equipaggi nella vicina piazzetta di Atrani, da cui a seguire si snoderà il corteo storico delle repubbliche che muoverà verso Amalfi. Domenica 18 maggio il gran finale con la gara in mare aperto dei quattro galeoni che si daranno battaglia a colpi di vogata. 

Il rendez-vous con la storia

Il vessillo frustato dal vento, la spuma del mare che sale impetuosa e i colori dei quattro galeoni che quasi scompaiono tra le onde. E’ l’immagine della forza. E’ l’immagine dei 32 vogatori che spingono a colpi di remo le quattro imbarcazioni nel mare increspato di Amalfi. Un’immagine che rimanda ai fasti del Medioevo quando le galee delle Antiche Repubbliche Marinare solcavano il Mediterraneo sulla rotta verso nord Africa e Medio Oriente, dove istituirono fondachi e colonie intrattenendo proficui rapporti commerciali e diplomatici. 

Fotogrammi di un evento entusiasmante che si ripeterà domenica 18 maggio quando prenderà il via il Palio Remiero sul tratto di mare compreso tra Capo di Vettica e Marina Grande.

Un percorso di duemila metri lungo i quali i quattro equipaggi si daranno battaglia per conquistare la vittoria finale. Ma l’evento non è solo la gara tra le quattro imbarcazioni, tanto attesa da appassionati e da sportivi. La Regata delle Repubbliche Marinare è soprattutto un tuffo nella storia attraverso la quale rivivono i fasti di un tempo. 

Teatro della rievocazione storica sarà il vivace centro storico della Città che sarà presto imbandierata con i vessilli delle quattro Repubbliche che legano ancora oggi il passato con il presente. La Regata è un evento che, anno dopo anno, si trasforma in spettacolo, coreografia e colore, per celebrare nei luoghi che furono teatro delle glorie delle Repubbliche Marinare non solo l’intrepida sfida remiera, ma anche il fasto e la solennità del loro passato. 

La rievocazione storica col suo corteo di figuranti è uno spettacolo che rimanda a quell’accanita lotta per l’egemonia dei traffici e della marineria, a quelle istituzioni di fondachi in Oriente, a quei trionfi che accoglievano un console o un navarca particolarmente intrepido nella sua missione.

Ma, la Regata non è soltanto un evento della città di Amalfi. Tutta la Costiera si sente coinvolta in questo appuntamento a cominciare dalla vicina Atrani, da cui, dopo l’abbraccio della folla ai quattro equipaggi – la presentazione è in programma alla vigilia del Palio Remiero – si snoderà il corteo storico con quasi 300 figuranti in abiti d’epoca. 

Sarà rievocata la storia con i suoi personaggi che contraddistinsero la gloriosa epoca delle Repubbliche Marinare: Amalfi con il matrimonio del potere celebrato nel 976 Sergio, il giovane primogenito del duca Giovanni I e della duchessa Regale, prende in moglie la longobarda Maria, figlia del principe di Capua e di Benevento; Pisa con l’eroina Kinzica dei Sismondi che salvò la città dagli arabi; Genova con Guglielmo Embriaco detto “Testa di Maglio” e le sue gesta; Venezia con Caterina Cornaro Regina di Cipro portata in trionfo dai mori. 

Il Corteo Storico

Amalfi
Il Corteo storico di Amalfi, ideato dallo scenografo Roberto Scielzo, rappresenta la società amalfitana negli anni intorno al Mille, quando la repubblica marinara campana aveva raggiunto il massimo apogeo. I costumi, di stile arabo-bizantino,

sono confezionati con pregiate stoffe di seta, lino, broccato, damasco importate dall’impero d’Oriente. Nel corteo sono presenti i rappresentanti delle varie classi sociali: le magistrature, tra cui il duca, i giudici, il conte di palazzo, i consoli; i militari, con i cavalieri della corte ducale, i cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, gli arcieri; il popolo, con i marinai e i rematori. Elemento centrale del corteo è il matrimonio del figlio del duca con una nobildonna figlia di un dinasta o di un prestigioso aristocratico di un vicino principato longobardo. Con tale matrimonio veniva sancita la maggiore età raggiunta dal rampollo amalfitano e la sua associazione al potere politico. I cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, il cui costume è divenuto francobollo nazionale, rievocano infine il fondatore del Sovrano Ordine Militare, diventato poi di Rodi e quindi di Malta, Fra Gerardo Sasso di Scala.

Genova

Il corteo storico di Genova rievoca l’età consolare della repubblica ligure, prima cioè dell’avvento dei dogi e la trasformazione in una sorta di monarchia aristocratica e mercantile. L’episodio centrale del corteo è Guglielmo Embriaco detto “Testa di Maglio”, condottiero genovese che guidò le navi della repubblica all’assedio di Gerusalemme durante la Prima Crociata. In quella circostanza egli portò a Genova il Sacro Catino che, secondo la tradizione, sarebbe stato utilizzato nel corso dell’Ultima Cena da Gesù e dagli Apostoli.

Il corteo presenta anche i rappresentanti delle classi sociali genovesi del periodo comunale: mercanti, uomini d’arme e popolani. Altra figura di rilievo è infine Caffaro di Caschifellone,  l’annalista che rievocò le imprese dell’Embriaco, narrando le sue spiccate doti di strategia militare e di inventore di congegni bellici utilizzati.

Pisa

Il corteo storico di Pisa mostra alcuni momenti salienti della storia della città. Il più antico è di certo rappresentato da Kinzica de’ Sismondi, l’eroina pisana che nel 1004 salvò la sua patria da un improvviso attacco saraceno. Vengono quindi evidenziate le varie fasi evolutive del Comune pisano, rappresentate dai consoli, dal podestà, dal capitano del popolo. Il corteo è inoltre costituito da armati, recanti il simbolo germanico dell’aquila nera in campo oro, marinai, trombettieri e timpanisti.

Venezia

La repubblica di San Marco presenta un episodio storico quattrocentesco nel quale si rievoca la donazione dell’isola di Cipro a Venezia. Tale donazione fu possibile nel 1489, quando Caterina Cornaro, nobildonna veneziana e regina dell’isola, fu accolta con grandi onori nella sua patria, alla quale cedette la signoria di Cipro. Il corteo di Venezia mostra l’organizzazione politico- amministrativa dell’oligarchia mercantile che reggeva le sorti dello Stato; sfilano in tal modo il Doge, i Senatori, gli Ambasciatori, il Capitano de Mar, comandante della flotta. La parte iniziale del corteo, formata da nobili, tamburini e trombettieri, mette in evidenza il “vessillo di San Marco”, donato a Venezia nel 1171 da Papa Alessandro III quale segno di gratitudine per aver svolto una funzione mediatrice tra Papato, Impero e Comuni.

La Regata

Storia
L’idea di una manifestazione a carattere storico che celebrasse le gloriose imprese delle Repubbliche Marinare nacque, alla fine degli anni ’40, da due appassionati: il pisano Mirro Chiaverini e l’amalfitano Francesco Amodio L’atto costitutivo dell’Ente Regata delle Quattro Repubbliche Marinare fu stipulato ad Amalfi il 10 dicembre 1955. Da allora in poi ogni anno la manifestazione, che consiste nella sfilata dei cortei storici e in una gara remiera, si svolge a turno nelle quattro città marinare.

La gara

E’ una gara remiera effettuata mediante galeoni, ricostruiti su modelli del XII sec., da Alvio Vaglini, spinti da otto rematori e guidati da un timoniere. Le quattro imbarcazioni, lunghe 11 metri, pesanti 760 chilogrammi e a sedile fisso, furono varate il 9 giugno 1956 sulla Riva dei Giardini Reali e benedette dal patriarca di Venezia Angelo Roncalli. Gli scafi dei galeoni sono dipinti mediante i colori tradizionali delle quattro città marinare (Amalfi: azzurro; Pisa: rosso; Genova: bianco; Venezia: verde), originariamente in legno poi sostituite da nuove imbarcazioni in vetroresina, presentano a poppa un castello con la bandiera della rispettiva repubblica e una polena a prua. Così Amalfi usa un cavallo alato che, insieme alla sirena, era uno dei motivi principali utilizzati per le polene delle galee medievali; Geno- va ha invece il drago rievocante il suo Protettore S. Giorgio; Pisa mostra l’aquila imperiale germanica a ricordo della fedele collaborazione offerta alla causa sveva e ghibellina dalla repubblica toscana; Venezia presenta il leone di S. Marco quale simbolo del suo santo protettore.

Il percorso

Il percorso è di 2000 metri in linea. Ad Amalfi la gara ha inizio dal Capo di Vettica, presso un promontorio sul quale si erge una torre vicereale del XVI sec.
Il percorso avanza poi davanti alla sinuosa costa occidentale per giungere infine nella baia della cittadina dove è sistemato il traguardo. Esattamente davanti alla Marina Grande e al suggestivo sfondo del Monte Aureo, con la Torre dello Ziro, l’ex monastero di S. Lorenzo del Piano, il rione Capo di Croce, l’ex convento e la torre di S. Francesco.

 

 

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