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TURISMO E TASSE. COMUNICATO STAMPA. CANONE SPECIALE RAI, I CONTI NON TORNANO, MANCANO ALL’APPELLO ALMENO 80 MILIONI DI EURO SOLO IL 18,3% DELLE LOCAZIONI BREVI PAGA QUANTO DOVUTO FEDERALBERGHI: PAGARE MENO, PAGARE TUTTI

 

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NEL MONDO DEI COMUNICATI STAMPA  DEL TURISMO   2024/25

By@Patrizia Pierbattista

By @Mirella Pierbattista

By@Redazione

La RAI ha chiarito da tempo che le locazioni brevi sono tenute al pagamento del cosiddetto canone speciale, al pari di quanto previsto per tutti coloro che detengono apparecchi radiotelevisivi al di fuori dell’ambito familiare (tra i soggetti obbligati vi sono anche le strutture ricettive, i pubblici esercizi, i circoli, le associazioni, le sedi di partiti politici, gli istituti religiosi, gli studi professionali, i negozi, etc.).

 

Tuttavia, esaminando i bilanci della concessionaria del servizio pubblico, si intuisce che solo una minoranza degli appartamenti destinati alle locazioni brevi agisce nel rispetto delle regole.

 

Il gettito complessivo del canone speciale era infatti di circa 61 milioni di euro nel 2010, quando il fenomeno degli affitti brevi era agli albori, ed è stato pari a circa 79 milioni di euro nel 2023.

 

Anche se si ipotizzasse che l’incremento di gettito registrato nel periodo 2010 – 2023 (circa 17,9 milioni di euro) sia interamente imputabile alle locazioni brevi (ipotesi peraltro improbabile, in quanto in parallelo si sono sviluppate anche altre attività soggette all’obbligo), e che nessun appartamento abbia più di un televisore, applicando la tariffa minima (euro 203,70 annui) si potrebbe stimare che il canone speciale è stato versato al massimo da 88.000 appartamenti.

 

Ma, attualmente, sono più di 480.000 gli alloggi italiani destinati agli affitti brevi in cui è presente almeno un televisore. E’ quanto risulta dal monitoraggio svolto durante il mese di agosto 2024 da due istituti di ricerca indipendenti, la statunitense Inside Airbnb e l’italiana Incipit consulting, su incarico del Centro studi di Federalberghi.

 

Quindi, nella migliore delle ipotesi, solo il 18,3% degli appartamenti che hanno un televisore (88.000 su 480.000) pagano il canone speciale. L’evasione può essere quindi stimata in almeno 80 milioni di euro all’anno.

 

Una vera e propria beffa per gli alberghi, che pagano in media più di 1.000 euro per anno e in alcuni casi arrivano a pagarne quasi 7.000.

 

Federalberghi, in vista della prossima sessione di bilancio, ha elaborato una proposta a costo zero, basata sul principio “pagare meno, pagare tutti”. Si prevede, in particolare, che i proventi derivanti dal contrasto all’evasione vengano destinati a una riduzione tariffaria generalizzata, in favore di tutti i soggetti tenuti al pagamento del canone speciale, di cui beneficerebbero sia le imprese turistiche tradizionali sia coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza.

 

La riduzione del canone speciale, sottolinea Federalberghi, è attesa da anni, anche in considerazione di quanto già avvenuto per le utenze domestiche: il canone per le famiglie era pari a euro 113,50 nel 2015, fu ridotto a euro 100,00 nel 2016, ulteriormente ridotto a euro 90 nel 2017, per poi attestarsi al valore attuale di euro 70 nel 2024, con un abbattimento complessivo superiore al 38%.

 

 

canone per utenze speciali

(importi in migliaia di euro)

 

anno – gettito

2010 – 60.947

2011 – 64.178

2012 – 72.850

2013 – 74.423

2014 – 76.080

2015 – 75.623

2016 – 77.837

2017 – 79.003

2018 – 79.629

2019 – 85.116

2020 – 61.010

2021 – 80.196

2022 – 76.695

2023 – 78.901

 

fonte: bilanci RAI 2010 – 2023

 

stellantis
Info@golfpeoplemag.eu

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