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IL VIAGGIO NELLE REGOLE
By@Patrizia Pierbattista
By @Mirella Pierbattista
By@Redazione
Cercando di far comprendere alcune regole di questo sport , si intende tutti gli sport hanno regole, molte volte si legge questa parola, e /o si sente parlare di “handicap”. Questo è il vantaggio che, nel golf dilettantistico, viene assegnato ai giocatori per rendere più equo il confronto tra golfisti di livelli diversi. Più un giocatore è bravo meno colpi ha a sua disposizione per mandare in buca la palla. Il vantaggio massimo, in un giro convenzionale di 18 buche, è di 54 colpi.
Ora che molti si sono avvicinati a questo sport con pregiudizi, per scontato che fosse uno sport per i “pensionati di un certo “élite” si è appurato che vi sono tante persone di ogni ceto soci Cercando di far comprendere alcune regole di questo sport , si intende tutti gli sport hanno regole, molte volte si legge questa parola, e /o si sente parlare di “handicap”. Questo è il vantaggio che, nel golf dilettantistico, viene assegnato ai giocatori per rendere più equo il confronto tra golfisti di livelli diversi. Più un giocatore è bravo meno colpi ha a sua disposizione per mandare in buca la palla. Il vantaggio massimo, in un giro convenzionale di 18 buche, è di 54 colpi Ora che molti si sono avvicinati a questo sport con pregiudizi, per scontato che fosse uno sport per i “pensionati di un certo “élite” si è appurato che vi sono tante persone di ogni ceto sociale.
L’handicap viene assegnato con un apposito esame dopo che il giocatore neofita è diventato GA (giocatore abilitato).
All’inizio il neofita è classificato come NA (giocatore non abilitato) e può accedere soltanto alla Club House e al campo pratica. Dopo aver appreso una minima abilità di gioco e la conoscenza base delle norme di comportamento in campo, un professionista abilitato o il Comitato handicap del circolo possono rilasciare al giocatore una ‘carta verde’ con la quale il NA diventa GA e può accedere anche al campo di gioco Soltanto in questo momento inizia l’iter verso l’ottenimento di un EGA Handicap. In primis il GA deve frequentare un corso di ripasso sulle regole del golf e sull’etichetta tenuto da istruttori FIG abilitati dal Comitato Corsi Handicap (CCH). Terminato questo deve poi sottoporsi a un test di 18 domande, che sarà superato con almeno 15 risposte esatte. In caso di esito positivo il GA ottiene un EGA Handicap di 54 e il diritto di partecipare alle gare di circolo aperte ai giocatori di 6a categoria hcp (con un EGA Handicap tra 37 e 54).Come si può abbassare l’Handicap?
È possibile abbassare il proprio handicap partecipando alle gare e riuscendo a concludere il percorso con un numero di colpi inferiore a quelli a propria disposizione. Nel conteggio del nuovo handicap viene anche considerato il livello di difficoltà assegnato al circuito.
Basta quindi gareggiare? No. Nel corso di una competizione il vantaggio, infatti, può essere abbassato con una buona prestazione, ma può anche essere alzato quando sono necessari più colpi di quelli utilizzabili. È quindi fondamentale esercitarsi, esercitarsi ed esercitarsi ancora. Anche se può rivelarsi noiosa, una buona prestazione non prescinde dalla pratica quotidiana dal tappetino. Il tutto sotto il controllo del maestro di golf.
Un aiuto in più per migliorare la propria prestazione arriva anche dalla tecnologia: è possibile affinare la propria tecnica guardando online i gesti tecnici dei grandi campioni.
L’handicap viene assegnato con un apposito esame dopo che il giocatore neofita è diventato GA (giocatore abilitato).
All’inizio il neofita è classificato come NA (giocatore non abilitato) e può accedere soltanto alla Club House e al campo pratica. Dopo aver appreso una minima abilità di gioco e la conoscenza base delle norme di comportamento in campo, un professionista abilitato o il Comitato handicap del circolo possono rilasciare al giocatore una “carta verde” con la quale il NA diventa GA e può accedere anche al campo di gioco.
Soltanto in questo momento inizia l’iter verso l’ottenimento di un EGA Handicap. In primis il GA deve frequentare un corso di ripasso sulle regole del golf e sull’etichetta tenuto da istruttori FIG abilitati dal Comitato Corsi Handicap (CCH). Terminato questo deve poi sottoporsi a un test di 18 domande, che sarà superato con almeno 15 risposte esatte. In caso di esito positivo il GA ottiene un EGA Handicap di 54 e il diritto di partecipare alle gare di circolo aperte ai giocatori di 6a categoria hcp (con un EGA Handicap tra 37 e 54).
È possibile abbassare il proprio handicap partecipando alle gare e riuscendo a concludere il percorso con un numero di colpi inferiore a quelli a propria disposizione. Nel conteggio del nuovo handicap viene anche considerato il livello di difficoltà assegnato al circuito.
Basta quindi gareggiare? No. Nel corso di una competizione il vantaggio, infatti, può essere abbassato con una buona prestazione, ma può anche essere alzato quando sono necessari più colpi di quelli utilizzabili. È quindi fondamentale esercitarsi, esercitarsi ed esercitarsi ancora. Anche se può rivelarsi noiosa, una buona prestazione non prescinde dalla pratica quotidiana dal tappetino. Il tutto sotto il controllo del maestro di golf.
Un aiuto in più per migliorare la propria prestazione arriva anche dalla tecnologia: è possibile affinare la propria tecnica guardando online i gesti tecnici dei grandi campioni.
Cercando di far comprendere questo sport alcune regole, che tutti gli sport hanno, molte volte si legge questa parola o si sente nei discorsi dei golfisti dilettanti, “Handicap”. Questo è il vantaggio che viene assegnato ai golfisti dilettanti per rendere equo il confronto tra i dilettanti e professionisti nei vari livelli del gioco/sport.
Per chi è nella sua prima esperienza o voglia di iniziare questo sport potrebbe essere l’ideale prendere il via da questa situazione con i circoli di Golf non troppo tecnici o difficili o troppo pretenziosi nei costi. Ecco iniziate la vostra camminata entrando nel green.
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Testo Articolo 1 :
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