L’Inverno entra nel vivo, dopo la Befana arrivano gelo e neve, anche sull’Italia.

Dentro la calza rischiamo dunque di trovare una sorpresa dopo un lungo periodo di staticità atmosferica. La causa va ricercata nell’arrivo di correnti d’aria di origine artica direttamente sui nostri mari, le quali favoriranno la formazione di un Ciclone Mediterraneo in grado di scatenare precipitazioni intense, anche sotto forma temporalesca, nonché violente raffiche di vento, già dal pomeriggio e dalla serata di Venerdì 5 Gennaio.

Al momento le zone maggiormente a rischio di precipitazioni piuttosto intense, come confermano gli ultimi aggiornamenti per Sabato 6 Gennaio (Befana), paiono essere la Lombardia centro-orientale, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Liguria di Levante e a seguire un po’ tutte le regioni del Centro-Sud, specie quelle del versante tirrenico.

Sulle Alpi centro-orientali è atteso un carico abbondante di neve, con accumuli superiori ai 40-50 cm entro la fine dell’evento oltre i 1000/1200 metri di quota (in calo nella notte fino a 500/600 metri); anche gli Appennini torneranno dopo tanto tempo a vedere delle nevicate con fiocchi a partire dai 1500 metri circa.

nsomma, dopo un lungo periodo caratterizzato da temperature sopra la media e da un’assenza pressoché totale di precipitazioni, successivamente il Generale Inverno alzerà la voce.

Stiamo parlando di masse d’aria gelide di estrazione artica (tra Scandinavia e Russia) con valori fino a -30°C/-40°C. Il freddo, chiaramente, arriverebbe attenuato sul nostro Paese, dovendo attraversare l’intero Vecchio Continente, indicativamente dall’8-9 Gennaio 2024 (dunque dopo il weekend della Befana).
Se confermata, si tratterebbe della prima seria ondata di freddo di questo finora anomalo Inverno, con valori che scenderebbero ben sotto lo zero in molte città del Centro-Nord specie di notte e primo mattino.

Da valutare, inoltre, la possibile interazione tra il freddo in discesa dall’Artico e la formazione di un ciclone proprio sul Mediterraneo che potrebbe dar vita ad un periodo molto movimentato e dinamico.
Vista la distanza temporale non possiamo ancora scendere nei dettagli, ma siamo certamente in grado di affermare che ci aspetta una fase decisamente più dinamica e fredda, con il rischio di nevicate fino in pianura e sulle coste qualora si formassero dei minimi depressionari sul mar Mediterraneo.