LE SCARPE ROSSE!

ROSSO SANGUE

ANCORA FEMMINICIDI!

Allerta!

By@GiulianaMatteucci

In ogni paese della nostra penisola italiana vi è un atto riprovevoli di violenza sulle donne, il più delle volte proprio nelle stesse mura di casa. Ecco sono una giovane e non più donna che ha sempre voglia di conoscere e credere che dietro quella porta ci siano persone buone e giuste, ma poi mi ricredo sempre!  Un compagno, un marito, un padre, fratelli, di qualsiasi razza, religione o credo, vi è una condizione di disagio in quell’ambiente casalingo. Insomma dentro quelle 4 mura sono sempre destini che si incontrano e si scontrano sia con le parole che con purtroppo con le mani o armi.  Non è più sicuro neanche la stessa famiglia! Sembra che sia il centro della società civile. Ma poi scopri che non per è quello che si credeva.  Da un momento all’altro può esserci un delitto atroce verso un umano.  Ma molte volte sono le donne le vittime in primis  Il contesto emotivo della comunità è oramai abituata al silenzio! !Che ti frega!… non sono affari tuoi!  A non saper a non vedere o sentire! Eppure ci sono risposte positive, basta responsabilizzare la comunità. Sono sempre persone con problematiche. Se si uccide un essere vivente senza chiedere aiuto alla autorità è come se si è complici del delitto stesso. Ascoltando tra le righe che ho letto dopo aver aperto la mia email e di redazione ho notato molte  segnalazioni di casi di violenza familiari specialmente in un piccolo paese, borgo della Tuscia,  ove un uomo agli arresti domiciliari, di circa 50 anni dove  vive con la sua compagna, giovane. Molte  volte hanno litigi violenti con uso di armi bianche ed  l’intervento dell’arma dei Carabinieri, senza mai una denuncia da parte della vittima, la donna.

 Se si arriverà all’omicidio, sarà perché nessuno ha fatto qualcosa. Darei una informazione a quelle donne sia giovani che non che vi è un numero che nasceva nel lontano 2006.  Dopo la legge Cartabia  se non vi è la denuncia della vittima, non si può più procedere d’ufficio da parte delle forze dell’ordine.

Unire le forze per affrontare questo virus dei femminicidi, è indispensabili leggi e norme nuove o di applicare le vecchie. Non vorrei leggere la notizia di un omicidio /Femminicidio nelle Tuscia? Affrontare questa situazione di crisi familiari, la scuola, la Chiesa, le comunità locali creano una rete di aiuti per le donne.

Maggiore connessione con le istituzioni locali e nazionali per educare alla civiltà, al rispetto delle donne, persone e non oggetti,  perché da questo non rispetto può scaturire le guerre. 

I diritti dell’umanità, sono imprescindibili! Ogni  essere umano ha diritto della libertà personale. Come la carta dei diritti fondamentali delle Nazioni Unite, donne e uomini e Lgtb, di ogni stato libero, democratico un messaggio anche chi non è democratico. Nessun  può violare i principi della carta dei diritti fondamentali per i popoli.

La nostra carta costituzionale è il fondamento per i diritti e doveri dei cittadini italiani è di chi vive nel nostro paese. Il 75° esimo anniversario dell’entrata in vigore della carta della costituzione italiana, della storia Repubblica italiana. La  conoscenza della carta dei diritti  costituzionali. Non è un corpo inerte ma vivo, rappresenta un progetto politico e sociale, ispirato valori di libertà, diritti di libertà e tutela  dei diritti umani. Per la comunità civile,  tutti devono conoscere per creare anticorpi evitando  pericoli sociali e politici.  

Molti sono le comunità di stranieri che vivono nel nostro paese, che non conoscono le leggi, le norme civili per vivere in Europa,  quanto meno le leggi e le armi  per la difesa delle donne e bambini. Il 1522 è stato attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità con l’obiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. Delitto di maltrattamenti contro familiari e conviventi, è punito con la reclusione da tre e sette anni; se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applica la reclusione da 4 a 9 anni; se deriva una lesione gravissima, la reclusione va da 7 a 15 anni. Ecco dunque che si avrà quasi sicuramente il codice rosso se gli atti compiuti da uno stalker sono diretti contro un persona della famiglia del denunciante o contro il suo ex partner, oppure sono contraddistinti da episodi di comprovata violenza o minaccia. Come già specificato, il codice rosso scatta solamente per i delitti di violenza domestica o di genere. Di conseguenza, se si denunciano ad esempio episodi di stalking non rientranti nella sfera familiare o domestica allora non avrà luogo la procedura d’urgenza del codice rosso descritta sinora. La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità promuove il servizio pubblico del 1522 , un numero gratuito e attivo 24 h su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Rete Nazionale Antiviolenza a sostegno delle donne vittime di violenza
È un progetto a sostegno delle donne vittime di violenza che offre un servizio di “call center”, mediante il numero telefonico:«1522»Gli operatori forniscono alle vittime, assicurando loro l’anonimato, un sostegno psicologico e giuridico, nonché l’indicazione di strutture pubbliche e private presenti sul territorio a cui rivolgersi. Il servizio multilingue, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, dà una prima risposta immediata alle vittime e contribuisce all’emersione delle richieste di aiuto favorite dalla garanzia dell’anonimato.

È disponibile il cartello recante il numero verde di pubblica utilità per il sostegno alle vittime di violenza e stalking 1522 che le amministrazioni pubbliche – di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001 – devono esporre, in modo visibile al pubblico, nei locali dove si erogano servizi diretti all’utenza entro 60 giorni dalla pubblicazione del DPCM 30 ottobre 2020 in Gazzetta Ufficiale (21 dicembre 2020). A quanto pare ancora oggi sono in aumento questi reati, sono esterrefatta di ciò che accade, alla mia veneranda età ancora oggi, nei lontani anni  della mia vita questi progetti per le donne non vi erano, anzi tutto ciò era nascosto, dentro le mura della casa, degli uffici giudiziari, nelle questure, forse ancora oggi vi sono delle riluttanze nel cogliere le denunce delle vittime/donne? Aspetto fiduciosa le istituzioni!  In fin dei conti dietre gli enti ci sono persone sia donne che uomini con problemi anche personali in quelle 4 mura che circondano le famiglie.