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LA STORIA. IL PRESENTE. LA VISIONE
DAL 1903 AD OGGI
UN VIAGGIO! UNO SPETTACOLO
CON FORD PUMA ST LINE HYBRID VIGNALE 155 CV
ECOBOOST 1.0
IN AGGUATO TRA IL GREEN
ED IL PRESIDENTE
By@Patrizia Pierbattista
By@Mirella Pierbattista
Il nostro viaggio dopo aver ammirato l’Abruzzo, percorrendo la Tiburtina Valeria fino all’accordo del G.R.A. di Roma per arrivare nella via consolare della Appia nuova, all’indirizzo del Circolo Golf di Acquasanta, dove ci attende il Presidente del circolo l’avvocato Federici Marco. Parcheggiato l’auto! Fatta l’intervista dove la troverete nel canale di Youtube di Thewogue.net& Golfpeoplemag, e le dovute foto dell’auto all’interno del circolo sotto una grande calore. Il circolo è il più antico d’Italia, la media della loro età degli iscritti e soci è dai sessanta in su. Difatti quando siamo arrivate all’ufficio della presidenza vi era il presidente ed una sua collaboratrice. Non abbiamo incontrato nessun golfista! Forse per il troppo caldo! Forse perché in vacanza nel mondo.. Forse nel week end! O per mancanza dei veri appassionati del gioco e del relax! Nessuna descrizione disponibile. Abbiamo scoperto che vi è un iscritto di eccellenza un certo Mario Draghi! Oggi Presidente del Consiglio italiano, che però non si è mai presentato a giocare. Strane le situazioni! Eppure è così vicino al suo ufficio della presidenza dell’consiglio con pochi km di auto. Come ci spiega il Presidente Avvocato Federici. Il circuito è di 18 buche! Assai importanti, ma è rimasto così sin dalla sua creazione nel lontano 1903. Le cicale ci accolgono! Andiamo presso l’ufficio con l’aria condizionata per poter svolgere l’intervista. Senza badare alcun che colloquiamo dove l’avvocato ci racconta la storia del circolo. Le future potenzialità e la loro visione per la ricerca di nuovi giovani giocatori! Perché in Italia il gioco del Golf è poco apprezzato. Forse perché fino ad ora i cancelli erano chiusi, per motivi di casta? Come spiega il presidente. Il gioco si svolge all’aria aperta fino all’età dei novant’anni. Guardando in giro sui social poco si vede d circolo Acquasanta. Un terreno ideale, tanta acqua disponibile, la giusta ondulazione, un drenaggio naturale favorito dal fondo tufaceo, la gramigna, ed i vecchi pascoli. A fornire il manto erboso già quasi pronto per l’uso. La distanza dalla città ragionevole anche per i mezzi di trasporto dell’epoca. E soprattutto la spinta verso il golf e verso lo sport in generale di un gruppo di ufficiali inglesi e di altri diplomatici stanziati nella fremente Roma di fine ‘800. Di lì a poco, dalle prime riunioni e dai primi tentativi di tirare qualche colpo di golf in quel pezzo di campagna romana, e si sarebbe arrivati alla formalizzazione del gruppo dei fondatori e al disegno di un campo da golf. L’inizio dell’avventura sportiva del golf a Roma è del 1903, qui all’Acquasanta. La proprietà concessa dal principe Torlonia. Fino al 1929 i verbali delle veloci riunioni organizzative sono scritti in inglese. I giocatori e i frequentatori si riunivano all’Ambasciata Britannica o al Consolato degli Stati Uniti per le assemblee sulla gestione del circolo. Il Captain, una specie di direttore (nel linguaggio di oggi) e il presidente (sempre un italiano, per convenzione e per cortesia verso il paese), venivano nominati in quelle assemblee. E cominciava una lunga e proficua interazione con l’area circostante. Ai primi del ‘900 erano ancora zone considerate fuori dalla città, neppure borgate, come si sarebbe detto negli anni 50, ma piccoli centri agricoli, come Quarto Miglio, Santa Maria delle Mole, Ciampino, la zona della Capannelle. E proprio tra Capannelle e Acquasanta stava nascendo un distretto sportivo basato sulle due maggiori passioni degli inglesi: il golf e gli sport equestri. Ancora oggi, guardando dai finestrini di un aereo che atterra a Ciampino, si vede come quelle due passioni sportive hanno preservato una vasta area di agro romano, fuori dalla quale l’attacco di costruzioni sregolate ha messo in scacco persino la bellezza dell’Appia Antica. Il circolo intanto comincia a strutturarsi. Nel 1913, con l’aumento dei giocatori, si arriva a completare il percorso da 18 buche, con partenza sull’attuale tee della 10.L’attività riprende e comincia a trovare vigore dopo la prima guerra mondiale. Ci vogliono 5 anni dalla fine delle ostilità per arrivare a rimuovere il bando che impediva a giocatori di paesi nemici in guerra di frequentare il campo. Nel 1931 il circolo si è affermato nella società romana. Ha una buona situazione di bilancio e l possibilità di realizzare continue migliorie nel campo, soprattutto con la piantumazione di nuovi alberi. Le foto dell’epoca mostrano ancora un terreno ben più brullo e meno alberato di quello attuale. Come succedeva, peraltro, nell’intero agro romano. Nel 1935 la prima casina sociale costruita specificamente per il circolo, su impulso del presidente don Francesco Ruspoli. Poi altri lavori, la realizzazione di una piscina. Mentre restavano disponibili per i soci anche campi di tennis e croquet. Già prima della guerra cominciano a vedersi sul campo romano i primi campioni di livello internazionale. Ma i risultati sono limitati dalle tensioni internazionali e poi dallo scoppio della guerra.. Il racconto diretto dei protagonisti militari alleati vuole che il campo sia stato risparmiato durante i terribili bombardamenti che hanno colpito la zona sud-est di Roma, mentre anche l’aeroporto di Ciampino, vicino all’Acquasanta, era stato un possibile bersaglio militare. Con il dopoguerra il circolo, abbastanza integro nelle sue condizioni generali, riprende a vivere e diventa punto di riferimento sia per gli appassionati romani sia per la accresciuta comunità internazionale, particolarmente per inglesi e americani. Il campo avrà qualche cambiamento, mentre continua l’opera di piantumazione e rimboschimento. Il circolo assume il suo carattere sportivo e sociale. I campioni provenienti dall’Acquasanta riempiono i libri d’oro del golf italiano, sia tra i dilettanti sia tra i professionisti. Tra i dilettanti spiccano su tutti Franco Bevione e Isa Goldschmid, tra i professionisti Roberto Bernardini e Angelo Croce. Dinastie di maestri insegnano ai giocatori del circolo e vanno a cominciare l’avventura del golf in tanti altri campi italiani. Nel 1968 cominciano i lavori e nel 1971 si inaugura la nuova Club-house, attualmente utilizzata. Ancora negli 80 ci sono modifiche al percorso di un certo rilievo, mentre il circolo assume caratteristiche via via più adatte al golf moderno, senza perdere la sua identità storica lusso. Nel 1980 ospita per l’ultima volta nei tempi moderni l’Open d’ Italia, con la vittori del giovane giocatore di casa Massimo Manelli. Mentre la coppa d’oro , poi diventa coppa citta di Roma continua a essere disputata ogni anno, come gara nazionale e vede in campo, sempre nei giorni di Pasqua, i migliori dilettanti italiani. Il circolo passa nei primi anni 80 all’assetto proprietario e organizzativo tuttora esistente. Festeggia nel 2003 i suoi primi 100 anni. E riesce a rinnovarsi restando perfettamente attaccato alle sue meravigliose radici, terreno naturale, quell’acqua , paesaggio storico da cui eravamo partiti
Tuttavia oggi nel 2021 ancora esistono i parametri per essere accettati nel circolo , essere presentato da tre soci, avere una ottima reputazione, e finanziariamente molto elevati. Ecco perché il target dell’ età è over 60 dei soci e dei giocatori, non vi sono i giovani. Però se chiudono le porte come entra un giovane rampante miliardario della New economy, del web? Infatti il presidente ci richiede di far conoscere ai giovani imprenditori nazionali e internazionali il circolo.
Il nostro viaggio si conclude con il test drive sui campi verdi-green alla partenza come si evince dalle foto con la Ford Puma St Line Hybrid che è entrata usando solo l’energia accumulata nel percorso stradale e non la benzina. Quindi molto Green su il Tee per chi non pratica questa parola Tee è un termine della lingua inglese utilizzo nel golf per indicare un chiodo di legno con la testa concava atto a sostenere la palla da golf durante il primo colpo di ogni buca. È piaciuta la nostra prova tra il must dello sport e dei motori. Un inno alla economia sia green che business italiano. Viva il golf a 360°!
Oggi 2023 festeggiano i 123 anni, con il nuovo presidente Manca Stefano.
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