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MILLE PIEDI... NELLA TENDENZA. 2019 ON THE FASHION ROMA

MILLE PIEDI…

NELLA TENDENZA. 2019

ON THE FASHION ROMA

@Patrizia Pierbattista

@Mirella Pierbattista

Millepiedi? È un animale invertebrato che appartiene a una grandissima famiglia, quella degli “artropodi” (un simpatico gruppo di cui fanno parte crostacei, insetti, scorpioni e ragni) “tracheati” (che significa che respira per mezzo di trachee a forma di tubo). Le specie conosciute sono ben ottomila! Vi chiederete cosa centra tutto ciò? In fin dei conti per conoscere step dopo step il trend dell’economia italiana dovremmo cogliere e rivolgere lo sguardo verso le attività produttive sia dei giovani imprenditori che quelli age. La moda durante le sfilate di Alta Roma, all’ ex deposito “Atac” (Azienda Municipalizzata di Roma e S.p.a.)Prati/ Mazzini il Prati Bus District ove vi sono state eventi statici come il Showcase con i piccoli artigiani del fashion, dagli accessori agli abiti in vari stili. Ma ora possiamo in comming verso gli eventi. Quindi ecco alcuni scatti sia de Linda Eyes che di Patrizia Pierbattista e Mirella Pierbattista delle nostre incursione in questa Kermesse che a detta di molti della vecchia guardia sia giornalisti che addetti tecnici l’organizzazione Alta Roma, non ha più il significato degli scorsi anni e purtroppo forse si sta perdendo il vero fare “Alta moda” perché vorrei ricordare che è stata sempre l’artefice della moda internazionale la vera ed unica città che ha portato nel mondo. È Roma la sua capitale. Non vorrei fare delle polemiche ma i rumors che si sono sentiti sia dietro le quinte che difronte è questa la tendenza! Nella Kermesse di moda romana nello scenario appare come una luce Angelia Ami, che introduce l’evoluzione nomade e nostalgici come dei vecchi film ed degli anni “ 90 e/o dei giorni nostri Il Riverside Drive, dove nasce e sviluppa a New York, evoca la Manhattan a cavallo tra gli anni Novanta e di oggi. La collezione è ironica come animali che hanno millepelli ed i mille piedi, dove icone della moda della società newyorchese da Carolyn Kennedy-Bassette, a Louise Melhado da Nina Grissom a Marella Agnelli, la sofisticata vita dal scenario internazionale diventa la tendenza. Tutti cercano l’unicità. Nella sfilata Romana si evince la ricercatezza dei capisaldi dei tessuti classici. Ecco i tessuti come panni lana in marrone, beige e fantasia dei piedi de poule, velluti lisci e a coste, andando a notare durante la sfilata dei Outfit con colori dai toni arancioni con nappa e tessuti tecnici. Nella sala del Pratibus District, durante l’evento sedute tra i centinaia di ospiti, stampa specializzata e buyer, notiamo una selezione dedicata agli abiti ed alla variegata alternanza di satin di seta e disegni animalisti, stampati e riportati sulle stampe. Poi gingham giapponesi accostati a nappe leggere e jersey di viscosa dove troviamo il grande ritorno del lilla con una scala di grigi marroni, beige e bianchi, chiari e delicati. Angelia Ami cerca una donna dal “sé” potenziale. Libera da schemi tradizionali. Espressione di sofisticazione dopo anni di ricerca per entrare nel mondo della moda italiana, Milano per il mercato internazionale. Formazione italiana, Angelia Corno porta il suo carattere rigoroso e al tempo stesso esplosivo in ogni progetto. Classe 1993, dimostra idee chiare nel definire l’anima del suo brand, nato nel gennaio 2016 ed oggi alla sua quarta collezione con l’Autunno/Inverno. Nell’universo di Angelia Ami, è la bellezza contemporanea ma ha anche un sapore vintage. Come tutti gli armadi che contengono tanti capi attuali quanto alcuni vecchi pezzi di famiglia. Il nostro futuro di leadership nella moda è assicurato attraverso le scuole di moda italiane, l’accademia internazionale d’alta moda e d’arte del costume Koefia, nella sede istituzionale Alta Roma, Pratibus district si celebra il gran finale degli studenti. Dove hanno mostrato al mondo le loro idee del futuro nella moda. I giovani hanno dato una loro visione ad un pubblico scelto e specialistico, i loro 33 outfit nati dalla personale reinterpretazione degli spiriti ribelli degli anni settanta. Linee volutamente essenziale con qualche sprazzo di movimento delle ruches. Dai colori che diventano elemento essenziale e caratterizzanti. Nelle sfilate si intravedono il gioco del continuo rimando al vecchio per la presenza dei capi del guardaroba classico quali il cappotto, gonne lunghe, le camicie, pantaloni e tute da lavoro. Con la vestibilità e dinamicità in perfetta sintonia con il nostro presente del 2019/2020. Tutti i outfit dagli accessori sono il frutto dell’incontro degli allievi dell’accademia con Riina Oun, creatrice internazionale dei guanti e docente alla Central Saint Martin School di Londra. Per gli occhiali la Accademia Koefia si avvalsa della collaborazione di Tonino Codispoti, dell’ottica Vittoria Colonna, storico artigiano romano che da sempre collabora alla realizzazione dei costumi importanti dei film di produzioni italiani ed internazionali. Hair Stylist gli interpreti sono Spettinati di Giulio Spettinati. I tessuti classici e ricercati sono state scelti dai studenti e professori, che cercano l’unicità ed il proporre al meglio i giovani al mondo dei management della moda. Si ringrazia ufficio stampa Bianca Cimiotta Lami. Altro pit stop nelle varie location per seguire i proponenti della futura moda, è stato un vero caccia al tesoro. Nella rinomata Via dello shopping in zona Prati, dove in una boutique, si coglie una mela verde possiamo ipotizzare che da una mela verde acerba potrebbe nascerà una delicius. I monomarca sono appoggiati tra spazi della boutique e si aggirano con flut di vini frizzanti i partecipanti come giornalisti, fotografi e musicisti che suonano musica soft. Stella Tures due giovani donne in abiti firmati loro sorridono agli ospiti. Appena entriamo il loro addetto stampa ci saluta. Ci porta a vedere alcuni abiti che al primo sguardo notiamo una certa somiglianza dello stile povero ma ricco di colore, un tema che ci ricorda la Couturier inglese Vivienne Westwood, icona della moda Pop. Dove qualche anno fa eravamo stati ospiti nell’evento di Alta Roma, Camera Moda Roma. aveva focalizzato con outfit dallo stile campagnolo con le mitiche grandi borse di paglia. Beh! Qui ora nella boutique di Stella Tures abbiamo i “Spaventa passeri” (vedi foto) con balle di fieno in piena vista. Dei piccoli cadeau un sacchetto con la mela verde veniva consegnato ai giornalisti, blogger ed influencer. Un stile di campagna! E forse Ecologico! Pubblicità per il bio! Aria pulita e tanto verde in una City metropolitana per una riqualificazione della nostra città Roma piena di rifiuti ed altro. Come si evince in vari tg e media. Per il week fashion di Roma gennaio 2019 come da sempre il calendario della moda romana sin dagli d’oro dei mitici anni ‘60 e ‘90 grandi firme e giovani talenti era consuetudine di presentare outfit primavera / estate. Invece oggi molti stilisti emergenti di moda italiana dal settore Pret à porter e prè à couture hanno presentato autunno/inverno per il 2019/20. Un subbuglio per noi! Ma comunque abbiamo avuto il piacere di constatare che qualcosa vi era di stile. L’emergente “ Malo “ azienda di maglieria che per rilanciare l’azienda ha scelto la passerella di Roma. i suoi materiali che ha presentato un stile classico con linee dritte e semplice, con maglioni, pantaloni, cappotti e delle gigantesche sciarpe monocolore come se fossero degli accessori. Colori “ Dhaka” e pattern geometrici per una ricerca dove concepire una stagione fredda per essere ben caldi come dal bianco ed il viola al beige ed il marrone. Le piume su lunghe gonne di calde lane di cammello, vigogna ed alpaca. Questi abiti sono per i viaggi ideali per la montagna piena di freddo sia in inverno che nell’altre stagioni, materiali di primo ordine come cachemire. Nella location de Pratibus District, Roma, durante l’evento de “ALTA ROMA”, dove venivano canalizzate le sinergie delle aziende italiane ed internazionali di fashion. Dei tessuti ed accessori all’interno di uno spazio espositivo denominato Showcase Roma. Il progetto ideato e realizzato in collaborazione con ITA Italian Trade Agency – I.C.E Agenzia per la promozione all’estero e l’esternalizzazione delle imprese italiane e Alta Roma. Dedicato a brand e designer indipendenti. Una piattaforma nata per potenziare la visibilità e celebrare le future generazioni della creatività italiana, il “Made in Italy” da presentare alla stampa specializzata, operatori de trade e buyer nazionale ed internazionali provenienti dai mercati più strategici e dinamici. Un work in progress che per sottolineare il senso del mercato per il cambiamento ed innovazione delle tendenze, in ogni edizione di una diversa location, museale, industriale o come oggi al Prati bus district abbiamo osservato una “ officina “ di talenti e eccellenze future. Per i quattro giorni a rotazione abbiamo visitato collezioni abbigliamento accessori, gioielli e occhialetti, con un totale di 60 brand. Ma naturalmente Made in Italy. Tra il prosecco si poteva vedere molte persone che si aggiravano tra i piccoli spazi dei brand che esponevano i loro prodotti d’artigianato e come si evince nelle nostre foto, con la musica del Dj Set dal vivo gli ospiti tecnici e specialisti che parlavano con i titolari e General manager ed addetti alla comunicazione. Il dinamismo nel concetto più architettonico che possiamo comprendere tra gli addetti ai lavori è soprattutto tra luce ed ombre. Tra linee e piani paralleli. Fra curve e convergenze e in fin dei conti pieghe e tagli forse al laser con una tecnologia avanzata ed industriale. La stilista Sabrina Persechino ha fatto il pieno di pubblico, anche in una sala affollata e forse non proprio adatta all’evento o addirittura troppi inviti tra i partecipanti. Allusioni prospettive degli abiti, sulla passerella addosso a modelle filiformi, in tessuto che in pelle, come le sete con i colori tenui ma forse nel suo essere. Come al solito lo stile de Sabrina Persechino sono linee archittetoniche e semplici nello stesso moda di fare Trend. Quindi si nota un rigore ed un ordine anche se GOLF & MODA con un pizzico di dinamismo tra gli abiti. In conclusione mi aspettavo qualche cosa di più scenografico per scolpire nella mente gli spettatori e gli acquirenti, certo la semplicità paga, ma qui si parlerebbe di Alta Moda e non uno stile industriale e costruito con automazione. Altra sfilata nell’ex deposito Atac, Giada Curti Premier designer della casa Couturier Curti ha portato 26 modelli dedicati ad una divinità figlia di Eros e Psiche, tra mitologia e cosmologia Hedonè una musa per la collezione. Si denotano segni astratti che nell’insieme degli abiti giocano strani effetti. Tra il glamour di pizzi e di intarsi, di taffettas, seta in movimento. Seducenti e dai tacchi alti. L’ispirazione della stilista nasce dal sogno de un mito del passato, come è l’alta Moda romana dove nasceva qualche tempo addietro e purtroppo da molti anni è del tutto svanita, forse per colpa dell’insofferenza delle persone e dei compratori o di un mercato che guarda verso lidi nordici come la Francia, ove risiede per ora Haute Couture nel vero senso della parola. In conclusione della kermesse Alta Roma sempre più in declino per la presenza di designer di alta moda internazionali ed italiani, siamo state invitate presso il Gran hotel Parco dei Principi, proprio vicino al bioparco di Roma, abbiamo scoperto una nuova forma di sfilata con The Look Of Year un evento ove vi sono le modelle che indossano abiti da sartoria sia che si trovano nella città eterna che sul territorio italiano. Vorremmo ringraziare la buona comunicazione di una stilista ospite che ci ha consegnato il loro kit press della Isabella Caposano proveniente dall’Abruzzo ed un piccolo cadeau artistico di un autore Bruno Zenobio di Teramo dove ci ha donato Formelle musive. Gli abiti e gli stili diversi tra di loro, insomma mancano proprio di alta moda, alcuni sono ancora acerbi come una mela verde. Hanno un che per poter mettere le ali e volare. Quindi attendiamo questo momento per quei stilisti che devono avere ancora “mood” per carpire gli sguardi delle donne e soprattutto degli acquirenti buyer internazionali. Applausi per la volontà di entrare nel mondo dell’alta moda e della comunicazione anche se è svanita del tutto nella nostra città eterna. Roma.

 

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