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IMMAGINARIO TRA PASSATO E FUTURO. IL VIAGGIO TRA TARQUINIA E CERVETERI. I MUSEI ETRUSCHI E LA STORIA DEI MAESTRI ARTIGIANI.

IMMAGINARIO TRA PASSATO E FUTURO.

IL VIAGGIO TRA TARQUINIA E CERVETERI.

 I MUSEI ETRUSCHI E LA STORIA DEI MAESTRI ARTIGIANI.

 

@Patrizia Pierbattista

@Mirella Pierbattista

Chi erano gli etruschi? E cosa hanno lasciato ora a noi con i loro reperti archeologici sia nei necropoli, siti nelle città più importanti e centrali di questo popolo. TARQUINIA e CERVETERI nel Lazio. Nel nostro percorso alla ricerca di capire il mondo della storia del territorio nazionale abbiamo voluto scoprire le testimonianze dei popoli che hanno costruito il nostro presente e futuro. Partendo da Roma zona Eur, ci immergiamo nel traffico dei viaggiatori, l’autostrada che ci porta direttamente al museo archeologico nazionale di TARQUINIA, dove  entrando notiamo un grande spazio pieno di storia. Saliamo per le scale dove ci conducono verso la Torre di questo castello, ora museo, e d il nostro sguardo ci porta con il soffitto a volta in legno antico. La conferenza stampa per la presentazione di questo evento inizia con la voce e immagini del direttore del polo museale del LAZIO, Edith Gabrielli, dove ringrazia gli ospiti intervenuti come Andrea Cardarelli ed Alessandro Naso, i curatori delle mostre nelle due città. Due patrimoni delle Nazioni Unite per l’educazione e la scienza e cultura con l’UNESCO. Ringrazia anche i due sindaci presenti come quello di TARQUINIA, Alessandro Giulivi e la sua giunta, ed il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, con il suo vice sindaco Lorenzo Croci. Italia, LAZIO TARQUINIA,  il museo ha sede nello splendido Palazzo Vitelleschi, costruito fra il 1436 ed il 1439, per volontà del Cardinale Giovanni Vitelleschi, sotto il pontificato di Eugenio IV. L’edificio, uno dei più importanti monumenti del primo rinascimento nel Lazio, fu utilizzato fra l’altro come principesco alloggio dei pontefice nelle loro soste a Corneto. Passato successivamente alla famiglia Soderini, nel 1900 il Palazzo fu acquistato dal Comune di TARQUINIA che, nel 1916, lo dette in consegna perpetua allo Stato perché lo destinasse a sede del Museo Archeologico. Inaugurato nel 1924  con la fusione di due storiche collezioni ottocentesche, la raccolta comunale e la collezione privata dei Conti Bruschi-Falgari, il museo è andato via arricchendosi con l’immissione dei materiali provenienti dagli scavi condotti nell’area della antica città etrusca  e delle sue basta necropoli. Dagli inizi degli anni “80 è in corso la ristrutturazione di molti ambienti del museo e la revisione dei vecchi allestimenti. Attualmente pertanto al piano terra è possibile ammirare le sculture funerarie in pietra, in particolare i splendidi sarcofagi provenienti da sepolcri gentilizzi di età ellenistica. Il primo piano accoglie i suppellettili dalle ricche necropoli cittadine, ma anche il celebre altorilievo fittile con coppia di cavalli alati dal frontone del grande tempio dell’ Ara della Regina. Al secondo piano sono state ricollocare le pitture note tombe dipinte, strappate negli anni “50 per motivi di conservazione dal supporto roccioso naturale e rimontate su telai che consentano la suggestiva ricostruzione della Camera funeraria. Poi con il pullman si raggiunge l’altro museo per eccellenza dedicato agli Etruschi del LAZIO , ma più vicino a Roma, Cerveteri . Il museo nazionale Cerite è allestito all’interno della Rocca Mediovale, nel centro storico della cittadina moderna, che si è sovrapposto al antica acropoli  Caere. Il museo, allestito dall’architetto Franco Minissi, è stato inaugurato nel 1967. La visita consente di seguire le diverse fasi culturali di Caere , dal IX sec A.c. fino alla età della romanizzazione. Il materiale conservati nel museo, esposti in ordine cronologico, provengono soprattutto dalle necropoli che circondavano l ‘antico centro urbano. Nel 2013 è stato inaugurato un nuovo percorso di visita multimedia denominato ” museo vivo” curato da Paco Lanciani e Piero Angela. Al pian terreno sono state installate 4 teche digitali, che, attraverso  la suggestione della multimedialità raccontano la storia di alcuni importanti oggetti della collezione. Vi si accede dall’avancorpo adiacente ad una delle torri del castello e si passa attraverso il cortile, dove sono conservati frammenti architettonici e statue romane della prima età imperiale. Piano terra. La visita all’interno prende avvio dalle vetrine poste a destra del ingresso, in cui sono esposte alcuni corredi funerari provenienti dalle più antiche tombe a incinerazione della necropoli del Sorbo ( IX-VII sec. A.C.). Tipici di questo periodo sono le urne impasto scuro e gli ossuari biconici che contenevano le ceneri del defunto. Seguono i corredi delle tombe del tipo a fossa, con defunto inumato, in cui sono presenti anche oggetti di ornamenti personali e ceramiche destinate al banchetto. Segue poi l’esposizione dei corredi provenienti da tombe a camera databile al VII e VI  sec. A.C. rinvenuti soprattutto nelle necropoli urbane di Monte Abatone e della Banditaccia. Accanto ai casi di produzione locale, di Bucchero e di impasto, ed alla ceramica etrusco -Corinzia, è assai tocca e prezioso la testimonianza di ceramiche d’importazione greca (in particolare contenitori per cibi e ceramiche fini da mensa) segno del ruolo preminente di Caere dell’economia mercantile del Mediterraneo. Tipiche di questo periodo sono le urnette cinerarie di impasto rosso con coperchio a tetto displuviato e decorazioni geometriche suddipinte in bianco ( white-On -Red) sulla cassa rettangolare. Si segnala poi un urna in terracotta più recente ( fine VI  SEC. A.C. ) su cui il coperchio è rappresentato una coppia di sposi distesa a banchetto. Italia regione Lazio, Tarquinia, Cerveteri, il nostro in the road….come oggi 2019 il ieri l’uomo amava circondarsi di arte , di vestiti e scarpe ,di utensili comodi e utili, veloce e maneggevole . Il ieri è film mondo etrusco, civiltà PRE ROMANICA, che ha dato molto per civiltà italiana e Mediterranea. Guardando i nostri passati articoli su argomenti fashion notiamo quanto siamo simili al popolo etrusco, quanto noi oggi del nuovo millennio usiamo oggetto del design degli Etruschi. Visitando i due importanti  siti museali durante l’evento indetto dal Polo Museale del LAZIO . La nostra è vostra disposizione direttrice del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli, sempre elegante del suo outfit rosa con la borsa sfumatura verde e le scarpe a sandalo con plateau di colore beige (vedi foto). Ella spiega che ne suo primo quadriennale di vita al Polo ha raggiunto risultati convincenti e ormai unitamente riconosciuti. Le eclatanti operazioni di riapertura sebbene giustamente lodate da organi di stampa e blog come noi che sia specializzato e i generaliste, notiamo un certo miglioramento nelle gestioni ed infatti nel continuare il discorso, dichiara che sono in aumento i visitatori, come nel 2019, di 4 milioni. I siti più visitati sono il centro del Vittoriano ed il Museo di Castel San Angelo. Come l’intero progetto Art city estate 2019, fare rete con le amministrazioni locali, sottolineando la forza della comunicazione della comunità.

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