Linde una donna complicata, piena di sogni e contraddizioni e, a tre anni come a sessanta, ci appare in perenne lotta con sé stessa e con chi la circonda, alla ricerca di un ideale di felicità che puntualmente la delude e la ferisce. Tra le pagine di questo libro impariamo a conoscerla attraverso alcuni momenti all’apparenza casuali che vanno però a comporre un ritratto sincero e quasi spietato: una vacanza alle Hawaii costellata di incomprensioni tra lei e il fidanzato, una cena di Natale con le amiche e un collega fresco di divorzio, o mentre litiga furiosa con un fattorino che (a suo dire) la costringe a restare a casa ad aspettarlo .In Come si fa a piacersi Yukiko Motoya mette in scena l’esistenza di una donna nell’arco di una vita intera. Seguendo Linde che si fa strada nel mondo ci accorgeremo di amarla, odiarla, compatirla e ci riconosceremo nei suoi gesti e nei suoi errori, anno dopo anno saremo con lei anche quando si sorprenderà del valore delle piccole cose, come respirare l’odore del tè affumicato o indossare un confortevole cardigan dalle maglie larghe. Perché in fin dei conti la felicità può essere appresa, e non è mai troppo tardi per dirsi: “Per essere una persona che ha fallito nella vita, forse sto cominciando a piacermi”.
The Chills and Moods of Yukiko Motoya’s Quietly Radical Stories | The New  YorkerChi Yukiko Motoya ( 本谷 有希子?, Motoya Yukiko; Hakusan, 14 luglio 1979) è una scrittrice, drammaturga e doppiatrice giapponese. La scrittrice che stiamo scoprendo in questi giorni di festa, anzi voi siete a metà gennaio quando leggerete questa recensione, ma noi in quell’occasione ci siamo messe ad instaurare un rapporto con noi stesse e la storia di questa ragazza.
Nata nel 1979 a Hakusan, prima di dedicarsi alla scrittura, ha lavorato come doppiatrice prestando la voce al personaggio di Aya Sawada nell’anime tratto dal manga Le situazioni di Lui & Lei,
Attiva anche in ambito teatrale, ha studiato drammaturgia a Tokyo e nel 2000 ha fondato una propria compagnia, la Gekidan Motoya Yukiko.
Autrice di romanzi e racconti spesso grotteschi e surreali (come in “La bodybuilder solitaria” dove una donna aumenta massicciamente la propria massa muscolare nella totale indifferenza del marito), le sue storie sono apparse in riviste quali Granta, Tender e Catapult.
Tra i numerosi riconoscimenti letterari ottenuti si segnala il Premio Akutagawa del 2015 per la novella Irui Konin Tan, nella quale una coppia di sposi si trasforma a poco a poco l’una nell’altro.
Nel 2007 il suo romanzo Funuke domo kanashimi no ai o misero uscito due anni prima è stato trasposto nell’omonimo film presentato nella sezione “Settimana internazionale della critica” al Festival di Cannes 2007.
Iniziamo a recensire questa opera, in primis si denota che  viene descritta una ragazza giovane alle prime armi all’interno di una scuola con delle amiche, ma poi le lascia per il semplice motivo che non si sente a suo agio con loro dopo una uscita al bowling. Poi subito dopo il capitolo entra in un viaggio con il suo fidanzato in una vacanza al mare negli Usa e lì inizia ultra straziante storia di emozioni e comportamenti tra la gente. Se posso pensare a cuor leggero, lo comprerei e leggerlo? Forse! Il titolo trae inganno, sempre più un saggio sulla persona ed il suo modo di comportarsi nella sua immagine, insomma il titolo ” come si fa a piacersi?” ecco non è quello che si credeva! E’ una storia di una ragazza giapponese, con tutte le sue problematiche e vicissitudini di una vita fino ad una certa età. Forse la storia personale dell’autrice!? Il suo prezzo è di € 12,35 per il cartaceo, con le sue 208 pagine, invece chi volesse prenderlo in e-book 7,99 con le 136 pagine con 662 kb. La sua uscita attraverso la casa editrice Rizzoli, è stata il 22  novembre 2022.
Ecco il piacersi è molto importante per tutti, anche per la protagonista della storia, Linde, fin da ragazzina scopre che è difficile comprendere il piacere ed il piacersi tra gli occhi degli altri. Ma soprattutto in primis leggersi dentro e scoprire cosa si vuole dalla vita. Dire anche i ” no” per salvare la sua idea di libertà di scelta di piacersi o non. Chi lo può leggere? Praticamente tutte le donne e ragazze che vogliono qualcuno da comprendere al di fuori della propria famiglia. Buona Lettura! Per me è un “Ni”, né un romanzo  e né un saggio!