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LA LUNA ROSSA!
NO! E’ SOLO MELA ROSSA!
IL LUSSO TRA VIAGGIO ED UN COCKTAIL
MADY IN ITALY/ORIENTE
By@Patrizia Pierbattista
By@Mirella Pierbattista
Naso all’insù! Quante volte lo abbiamo fatto nella nostra vita? Non solo per osservare la natura, ma soprattutto per guardare il cielo le sue sfumature!? Chi non ricorda le nottate a scorgere qualche cosa di diverso nel cielo stellato e/o senza di esse, alla scoperta di una luna diversa, forse rossa o che si muta! E lì si sospirava di meraviglia! Cosa c’entra tutto ciò? Tutto e niente! La natura! L’estate! L’Italia e tutto l’inventiva di giovani e di aziende nel mercato internazionale. Ossia la mela! Raccogliere il frutto rosso sia interno che esterno per farci una nuova ricetta per una serata calda sotto una luna rossa! Il racconto di una storia di valori: Italia /Giappone, esperienze con valori.
La nostra Italia con le nostre eccellenze che viaggiano a mille nel mondo come uno speciale prodotto della agricoltura. La mela rossa. Il frutto che ha mille specie! Da questo frutto un’azienda ha creato uno spumante! Si avete capito bene! Cioè con il 99.6% di mela a polpa rossa e un tocco frizzante senza zuccheri aggiunti, senza conservanti. Si è creato il Red Moon Sparkling. Da una spremitura a freddo di due varietà di mele a polpa rossa, si può assaporare puro, fresco come alternativa naturale alle bevande a base di frutta, aggiunto ai tuoi cocktail, come fonte di energia o come bevanda per i tuoi pasti. O un mangi e bevi! Osservando la bottiglia con la sua forma semplice come uno spumante classico italiano. Il tappo con materiale in sughero, ci sembra proprio come se bevessimo uno spumante! Il liquido da un colore rosso rubino, l’etichetta a fondo nero, scritte rosso e bianco, denotano che è un prodotto di lusso. Eppure egli si abbina a tutte le nostre esigenze, sia per stare in compagnia con amici anche se noi non beviamo alcol, oppure utilizzarlo come base per cocktail anche con semplici ingredienti. Invece della solita bevanda gassata e dolce, quasi che si sembra piccoli di età, in questo modo nessuno si accorge che non gustiamo un cocktail di un certo corposità. Per una Botanical aperitif, bevanda analcolica rinfrescante, energy drink, naturale ed un ingrediente premium per i professionisti dei cocktail.
Esso si presenta con un cuvée di due varietà di mela dalla polpa rossa, la RS1 E RM1. bevanda analcolica, temperatura 6 Gradi C. Consumo perfetto On The Rocks in coppa o flute. acidità 8,84 g/l. Ph 3,42. Antonaciani 13mg/l. Polifenoli 299mg/l. Vitamina C 6,60mg/l. L`esordio al naso è nitido e regala un intenso, invitante e croccante ricordo della mela fresca, la dolcezza della polpa di pera. La buccia della ciliegia ed un leggero tocco di erba fresca.
La nostra bottiglia portata con noi durante un nostro test drive con una vettura dalle caratteristiche green essendo 100% elettrica, una Lexus UX300 E, in giro nella nostra Italia centrale, quale Toscana e Lazio. È stata giusta per non usare e bere alcool durante il viaggio, quindi è perfetta anche in queste occasioni. Per un orizzonte ed esperienza di un luxury lifestyle brand de Red Moon Sparkling e Lexus UX300 E, un capitolo dove si va oltre. I creatori del prodotto fatto con la polpa rossa di due mele del nostro territorio italiano, nel nord -est della terra delle dolomiti, Bolzano.
E la sfida di tanti anni fa di un giapponese EIJI Toyoda allora Chairman di Toyota motor Corporation, che chiese agli atri dirigenti: “ Possiamo creare un`automobile di lusso in grado di sfidare le migliori?” la risposta fu affermativa. Era una calda estate del 1983, era nata la Lexus. L`auto che compete con marchi prestigiosi riconosciuti da esperti ed estimatori, era nata un’altra stella. Percorrendo strade di campagne, comunali e provinciali con la Lexus UZX300E, con i suoi 300 km di autonomia con tre persone a bordo e un bagagliaio quasi pieno, con le strade piene di curve. Le soste? Né troviamo molte di più per la ricarica dell’auto sia con le colonnine di Enelx che grazie alle strutture recettive come Camping e hotel ci hanno assistito. Dobbiamo ringraziare il Camping Eden di Marina di Grosseto, ideale per una piccola o grande sosta. Poi le Terme di Saturnia – SPA-GOLF-RESORT, che aveva a disposizione degli ospiti le Wall box della Porsche universale e per la Tesla per i loro clienti. L’azienda è presente con il suo prodotto di punta nello stato degli Emirati Arabi, precisamente a Dubai. Nel lussuoso di 7 stelle anche se sono 5 stelle ufficiali, Hotel La Vela-Burj al –Arab, dalla forma iconica della vela, tradotto in italiano “la torre degli arabi”, il suo prestigioso ristorante arabo ospitato nella hall più alta al mondo offre un buffet di cucina araba al costo di 450AED( 125 Euro) per la cena. Per il pranzo costo di 550 AED (140 Euro) per una coppa del nostro prestigioso nettare di mela rossa sulle 45Euro. La nostra economia, se potrà raggiungere alti livelli dobbiamo imparare da questi uomini e donne delle aziende italiane che sviluppano commerci con paesi che sanno apprezzare il nostro fare ed i nostri prodotti della terra. Quindi parlando descrivendo dell’economia mondiale, ma soprattutto quella nostrana, ossia italica, possiamo supporre che vi sono possibilità di crescita non solo al nostro interno, ma specialmente per questi prodotti di alto livello nel mondo. Chi sarà il paese emergente nel prossimo futuro? Per vent’anni vi era la Brics ora cosa succederà? Intanto nel mondo non troppo lontano ci sentono i bombardamenti della terra Ucraina quando la Russia di Putin, sconfina i territori per una guerra economica e territoriale. Quanto riguarda la sua economia interna dovrebbe tagliare i tassi e prevede una recessione del Pil dell’8-10%. Oltre la guerra nei nostri confini Europei, siamo in uscita appena dalla Pandemia da Covid19 e qui ci ha proprio portato in una crisi economica molto preoccupante. Oltre a tutto ciò nel nostro quotidiano facciamo a botte con i costi esagerati dei prodotti e soprattutto del caro carburante. Insomma per fare un esempio oltre 400 euro per un viaggio in vacanza da Bolzano a Trapani in auto. Prezzi del Gas in salita dell’800% in più, un arma nuova della Russia contro l’occidente. E qui si ritorna con il viaggio, noi lo abbiamo fatto con soltanto elettricamente, ma dobbiamo purtroppo dare notizia, l’energia erogata in Italia ed in Europa proviene dal Gas. Vorremmo concludere questo viaggio alla scoperta di una Italia diversa più propositiva e positiva per il suo essere alla ricerca sempre di mondi e terre nuove e non solo ma anche prodotti di alta qualità. Buon viaggio tra degustazioni e terre.
Cosa è per voi Old style!? Forse è il vecchio stile di una icona a 360° tra design e moda! Oggi parliamo e scopriamo il mondo dal 1959 ad oggi di una icona della strada internazionale come la Mini. La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland:[5] nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante.[6][7] Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace,[5] la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini.
dalla BMW la Iconica Mini Cooper, elettrica 100%, ma dal disegn inconfondibile che ancora oggi nel 2022 le persone si girano ad ammirarla, senza capire che e` elettrica. la sua storia è quasi una tema da film, con giorni positivi e negativi eppure eccola qua , sempre alla moda, e nel girare l`Italia si vedono tante delle Mini che siano quelle storiche che le ultime. Nessuna descrizione disponibile. L’odierna gamma Mini è prodotta negli stabilimenti di Oxford, in Gran Bretagna ad eccezione delle Mini Countryman e Paceman, assemblate da Magna Steyr in Austria.
La seconda generazione della Mini, la prima realizzata sotto la completa egida di BMW, ha debuttato nel luglio 2001 Alla classica versione Hatch e Hardtop, nel 2005 è stata affiancata la versione cabriolet, denominata Convertible, mentre nel 2006 è partito lo sviluppo delle versioni sportive, denominate John Cooper Works, realizzate in Italia da Bertone. Nel 2007 ha debuttato la terza generazione della Mini. Da questa generazione, Mini torna ad avere una gamma di modelli, dato che, negli anni seguenti ad Hatch/Hardtop e Convertible, si aggiungono la versione familiare Clubman (2008), la Sport Utility Vehicle Countryman (2010), la Coupé (2011) e la Roadster (2012), oltre alle relative versioni John Cooper Works, ora realizzate direttamente dalla divisione sportiva BMW Motorsport. Mini (reso graficamente come MINI) è una casa automobilistica inglese, filiale del gruppo tedesco BMW dal 1994, specializzata in superutilitarie. Il nome Mini nacque inizialmente per un’auto specifica, ovvero una vettura nota come Morris Mini Minor e Austin Seven, lanciata dalla BMC nel 1959. Successivamente il nome si sviluppò come un marchio a sé stante, e si estese ad una gamma completa di veicoli. La prima generazione del 1959 restò in produzione fino al 2000; la nuova generazione per BMW, il cui sviluppo iniziò nel 1995, vide la luce nel 2001.
La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland: nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace, la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. LA STORIA MINI Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini. L’originale Mini è una piccola vettura a due porte costruita dalla British Motor Corporation e da successive case automobilistiche dal 1959 al 2000. MINI LA STORIAÈ considerata un’icona degli anni sessanta, e la sua ottimale economia di spazio ed abitabilità interna (che tra le altre cose, ha permesso l’utilizzo dell’80% del pianale per passeggeri e bagagli) ha influenzato un’intera generazione di costruttori di automobili L’auto è in qualche modo considerata come l’equivalente britannica alla sua contemporanea tedesca, la Volkswagen Maggiolino, che ha avuto una popolarità simile in Nordamerica. Nel 1999 la Mini è stata votata come la seconda auto più influente del XX secolo, dietro solo alla Ford Model T. La vettura venne progettata per BMC da Sir Alec Issigonis. Prodotta negli stabilimenti di Longbridge e Cowley, la Mini era anche costruita su licenza in vari altri Paesi, tra cui Australia, Spagna (AUTHI Mini), Belgio, Cile, Italia (Innocenti Mini), Portogallo, Sudafrica, Uruguay, Venezuela e Jugoslavia. Nessuna descrizione disponibile. L’originale Mini, conosciuta come Mark I, ha avuto due importanti evoluzioni, la Mark II e la Mark III: all’interno di queste serie sono state realizzate alcune varianti della vettura, tra cui versioni familiari (Mini Countryman e Mini Clubman Estate), pick-up, van e spiaggina (Mini Moke). Le Mini Cooper e Cooper S erano le versioni più sportive, che hanno avuto un discreto successo come auto da rally, trionfando varie volte al Rally di Monte Carlo. Inizialmente commercializzata coi marchi Austin e Morris (Austin Seven e Morris Mini Minor), nel 1969 Mini divenne un marchio a sé stante. Successivamente la Mini sarà nuovamente commercializzata come Austin durante gli anni ottanta.
Quella che proveremo per voi, ma soprattutto sarà anche per noi un piacere della guida, la MINI Full Electric nella versione Resolute Edition combina uno stile autentico con il piacere di guidare sostenibile. Grazie alla combinazione di caratteristiche di design tradizionali e di tecnologia di guida orientata al futuro, la MINI Cooper SE (consumo combinato: 17,6 – 15,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) nella versione Resolute Edition incarna una straordinaria espressione di stile. L’edizione del modello a propulsione puramente elettrica ispirata alla MINI 3 porte offre un mix particolarmente attraente che unisce un classico flair sportivo con la sostenibilità. L’esclusivo design degli esterni le dona un aspetto autentico ispirato alla storia del brand. In questo modo, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition trasmette chiaramente un messaggio: il divertimento di guida senza emissioni locali è ormai parte integrante del carattere del brand e dei suoi oltre 60 anni di storia. Grazie al motore elettrico da 135 kW/184 CV e all’incredibile maneggevolezza, la MINI Cooper SE porta il caratteristico go-kart feeling del brand nel mondo della mobilità elettrica. La sua autonomia fino a 234 chilometri – determinata secondo il ciclo di prova WLTP – consente un divertimento di guida privo di emissioni locali sia nell’ambiente urbano che oltre i confini della città. Queste sono le qualità che hanno reso la MINI Full Electric la variante di modello più popolare del brand, con cifre di vendita globali quasi raddoppiate nel 2021. Il design esclusivo e le caratteristiche di equipaggiamento della Resolute Edition conferiscono al divertimento di guida sostenibile un fascino ancora maggiore. Con la verniciatura della carrozzeria in Rebel Green – precedentemente riservata ai modelli estremamente sportivi John Cooper Works – e la finitura in Pepper White a contrasto per il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition sfoggia un look sportivo nel tradizionale stile britannico. L’assenza di elementi cromati all’esterno rappresenta un chiaro sguardo al futuro: al contrario, i tradizionali elementi di design sono rifiniti nell’esclusivo Resolute Bronze. Questi includono i contorni dei fari, la griglia del radiatore e le luci posteriori, le scanalature laterali sui pannelli laterali anteriori e le maniglie delle portiere e del bagagliaio. Al contrario, la striscia che circonda il bordo inferiore del parabrezza è rifinita in Piano Black, così come la cornice interna della griglia del radiatore, i loghi del brand e la dicitura del modello. L’aspetto inconfondibile della MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition viene ulteriormente esaltato dalle strisce sul cofano dal design esclusivo. Così come i listelli sotto porta, presentano un motivo composto da linee parallele con una sfumatura di colore che oscilla tra una tonalità chiara e una scura di oro, insieme alla scritta “Resolute”. Il modello presenta cerchi in lega da 17 pollici con design Electric Collection Spoke. In alternativa, i cerchi in lega leggera dello stesso formato sono disponibili nella variante Tentacle Spoke Black. Ma ora basta con l’Anteprima dobbiamo guidare per scoprirne tutti sia difetti che pregi. E quindi vi salutiamo e sperando che avreste voglia di assaggiare i nostri pit-stop e on the road con questa Mini Cooper SE Full Electric. Diamo solo un piccolo spunto. Da Milano a Viterbo! Che dite c’è l’abbiamo fatta? Scopritelo. Nessuna descrizione disponibile. Numero posti 4 BAGAGLIOIO 211-731 Alimentazioni ELETTRICA Classe Cv/kW (da) 184/135. Lunghezza 3.850 MM, Larghezza 1.727 MM, Altezza 1.432 MM, Passo 2.495.
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